Sesta tappa – Da Tolentino a Macerata (Via Lauretana)
Descrizione della tappa
Distanza: 22 km
Dislivello in salita: 370 m
Dislivello in discesa: 300 m
Tempo di percorrenza: 5 ore e 30 minuti
Difficoltà: media
Fondo: asfalto
La tappa si sviluppa quasi interamente nell’ampio fondovalle creato dal fiume Chienti; solo negli ultimi chilometri la salita per raggiungere Macerata, collocata sul crinale, determina un cambio di passo e di paesaggio. Si segue la riva destra del fiume, meno antropizzata, dove purtroppo tutte le strade sono state asfaltate (c’erano ampi tratti di sterrata fino a non molti anni fa). La campagna, ordinata e ben coltivata, si attraversa comunque con piacere. Nella parte centrale della tappa bisogna fare i conti con il traffico, ma ci si può muovere quasi ovunque su marciapiede o su strade laterali. La salita a Macerata avviene per strade secondarie e poco frequentate (occorre comunque stare in guardia), con ampie zone d’ombra. Prima di raggiungere la periferia si attraversa una estesa zona residenziale. La deviazione per la splendida abbazia di Fiastra vale l’ora in più di cammino che complessivamente comporta (al netto del tempo di visita…).
PER I CICLISTI. Tappa interamente su strada asfaltata; fare attenzione al traffico. Invece della laterale via Giovanni XIII (punti 10-11) proseguire sulla SS 485.
Segnaletica: segnavia biancorossi della Via Lauretana (siglati “VF”).
Dal Convento di San Nicola (1 – km 0,000) si prende a sinistra in discesa via Bezzi e poi via del Ponte, che conduce dall’altra parte del fiume Chienti, attraverso il Ponte del Diavolo (2). Passato il ponte, si svolta a sinistra, quindi ancora a sinistra, sulla provinciale 125, seguendo le indicazioni per l’abbazia di Fiastra (3 – km 0,510). Si segue la SP 125 per quasi 6 chilometri, passando due volte sotto e una volta sopra la quattro corsie. Quindi si gira a sinistra, seguendo le indicazioni per la stazione di Pollenza (4 – km 6,360), fino a giungere al bivio che immette a sinistra sulla superstrada (5 – km 9,150). Si prosegue invece diritti, per una stretta strada asfaltata.
Circa 3 chilometri dopo il bivio, si prende un cavalcavia a sinistra (6), dopo il quale si raggiunge l’incrocio con la provinciale 78 (7 – km 13,300). Si prende la SP 78 a sinistra, facendo molta attenzione al traffico intenso. Oltrepassato il Chienti, si prosegue sempre diritto, sia alla rotonda sia in corrispondenza della deviazione (8), giungendo a immettersi nella statale 77 all’altezza del paese di Sforzacosta (9 – km 14,600). Si segue a destra la statale per meno di un chilometro; in corrispondenza di una rotonda (10 – km 15,500) si svolta a destra sulla statale 485 (direzione Civitanova Marche e Corridonia). La si segue per circa un chilometro e mezzo, spostandosi su via Giovanni XXIII, strada parallela di servizio alla zona industriale. Al termine della via (chiusa) si rientra sulla statale (attenzione al fossetto!) e si prosegue verso est; si svolta quindi a sinistra dopo 300 metri (11 – km 16,900) per strada comunale della Pieve (indicazioni stradali per Ancona e Villa Potenza). Superato un primo tratto in salita, dopo circa 700 metri si svolta a destra per strada comunale di Corneto (12); dopo un primo tratto di pianura e discesa, la strada si snoda per la prima parte in salita, confluendo quindi in via Cincinelli (13), all’inizio dell’abitato di Macerata. Si incontra quindi una rotonda (14 – km 20,700), dopo la quale via Cincinelli prosegue in discesa, passa sotto la ferrovia (15), e incontra via Beniamino Gigli (16), che si prende a destra. Via Gigli sale per poco più di 300 metri, fino a confluire (17 – km 21,400) in corso Cairoli. Lo si percorre tutto, fino alla rotonda dello Sferisterio (18). Si entra in città per la porta monumentale e via Fratelli Ciccarelli. La si segue fino all’incrocio con via Lauro Rossi (19), che si prende a destra. Si prosegue quindi per via Matteo Ricci; si attraversa via Gioberti (20) e si imbocca la pedonale via dell’Erta, al termine della quale si gira a destra e ci si trova dinanzi la facciata della cattedrale di Macerata (21 – km 22,000), termine della tappa.
Deviazione per l’abbazia di Fiastra
Oltrepassato il bivio (5 – km 9,150), si procede per poco più di un chilometro, svoltando a destra (22 – km 10,700), e risalendo in poco più di un chilometro di nuovo sulla provinciale 125 (23 – km 11,700), che si imbocca a sinistra. Dopo circa 400 metri si imbocca a destra la statale 78 (24), che conduce in 700 metri all’abbazia di Fiastra, attraverso un varco pedonale sulla sinistra (25 – km 13,300). Si torna indietro per la medesima strada, ma al bivio (24) si prosegue a destra sulla statale, reimmettendosi in poco più di 2 chilometri sul percorso precedente (7 – km 16,700).