La Storta – Roma San Pietro (Via Amerina)
Descrizione della tappa
Da La Storta a Roma (km 19)
Fondo: asfalto e marciapiedi
Tempo di percorrenza: 5 ore
Difficoltà: facile
Da la Storta (104) a Roma consigliamo di seguire la Cassia anche se un po’ più lunga della via Trionfale perché è dotata di marciapiede, mentre l’altra no. La Trionfale, partendo sempre dalla Cassia (105) è consigliabile se fatta di notte o nei giorni festivi quando a Roma c’è poco traffico. A Piazza dei Giuochi Delfici (106) prendere via della Camilluccia per andare verso Monte Mario. La Camilluccia si ricongiunge a via Trionfale, poco dopo l’incrocio con via Igea nei pressi dell’Istituto don Orione (107). Non dimenticate di salire al belvedere (osservatorio) di Monte Mario (108) prendendo la strada che sale sotto l’arco a sinistra nei pressi di un incrocio con semaforo. Monte Mario è il Mons Gaudii, il Monte do Gozo di Santiago, il Monte della Gioia da dove il pellegrino vede San Pietro, la meta del suo cammino.
In cima, bella da vedere anche la panoramica su buona parte della città di Roma.
Si ritorna quindi sulla Trionfale e si continua a scendere. Sulla sinistra si può visitare se aperta la chiesa di san Lazzaro (109), dove anticamente i pellegrini malati venivano curati prima di entrare in città e da dove partivano i cortei dei regnanti che andavano in visita al Papa. Si arriva a Via Leone IV, a destra si vedono già le mura vaticane e attraversata piazza Risorgimento (110) ed imboccata via di porta Angelica in due minuti si raggiunge il colonnato del Bernini (112).
Però prima di entrare nel colonnato vi consigliamo di fare una piccola sosta nella chiesa di S. Pellegrino (111) che si trova all’interno delle mura vaticane, appena dentro porta S. Anna. Alla porta prestano servizio la gendarmeria vaticana e le guardie svizzere. A loro bisogna chiedere di poter passare per recarsi nella chiesa che si trova a lato degli uffici dell’Osservatore Romano in via del Pellegrino: è aperta tutte le mattine dalle 7 (orario della S. Messa) alle 13. E’ un luogo carico di storia che invita al raccoglimento e alla preghiera ed evoca nel pellegrino straordinarie suggestioni per essere il luogo ove moltitudini di pellegrini medievali hanno sostato per rendere grazie del viaggio compiuto tra pericoli e privazioni, sudore, fatica e disagi di ogni genere ed essere giunti alla meta del Santo Viaggio; metafora della vita al cui termine il cristiano, superata ogni prova con la fede, è ammesso alla visione del Volto di Dio qui ben rappresentato da un antichissimo affresco del Cristo Pantocratore.
Prima di uscire non dimenticate di mettere un timbro sulla vostra credenziale.
Variante parco dell’Insugherata: da via Cassia n. 1181 (nei pressi dello svincolo GRA) (107a) si può percorrere la variante del parco dell’Insugherata, curato da Romanatura. La lunghezza non si discosta molto dall’itinerario della Via Cassia, ma per circa 6 km si cammina nella natura pur trovandosi praticamente dentro Roma. La variante si ricongiunge alla via Trionfale nei pressi di via Igea/ Istituto don Orione (107) dove confluisce anche via della Camilluccia e dove il cammino diventa un itinerario unico che sale a Monte Mario (108) e poi scende a san Lazzaro e a via Leone IV.
Da Roma a La Storta (km 19)
Partendo da piazza San Pietro, ci si dirige verso piazza Risorgimento poi si prende per via Leone IV, via Trionfale (si può fare tutta via Trionfale fino alla confluenza con la via Cassia alla Giustiniana (105), ma noi la sconsigliamo perché è molto trafficata e non ci sono marciapiedi), quindi consigliamo di prendere dopo Monte Mario via della Camilluccia (107), percorrerla tutta fino a confluire sulla Cassia da piazza dei Giuochi Delfici (106) e proseguire sino a La Storta. In alternativa da Monte Mario (108 —107) è possibile l’itinerario del parco dell’Insugherata fino a via Cassia n. 1181 (pressi svincolo GRA) (107a) e poi proseguire sulla Cassia fino a La Storta (104).