Seconda tappa – Da Spello a Colfiorito (Via Lauretana)
Descrizione della tappa
Partenza da Spello
Distanza: km 27
Tempo di percorrenza: 8 ore e 30 minuti
Dislivello in salita: 1.080 m
Dislivello in discesa: 580 m
Difficoltà: molto impegnativo
Partenza da Foligno
Distanza: km 24,6
Tempo di percorrenza: 8 ore
Dislivello in salita: 920 m
Dislivello in discesa: 400 m
Difficoltà: impegnativo
Fondo: asfalto, strada sterrata e sentiero
È la tappa più impegnativa di tutto il percorso, sia per la lunghezza, sia per il dislivello, ma è anche quella più bella dal punto di vista paesaggistico: dalla Valle Spoletana e dalle colline di Spello si sale a valicare l’Appennino, attraverso zone coltivate, boschi e pascoli d’altura, per culminare nella palude di Colfiorito, che costituisce un’area di eccezionale interesse ambientale. La tappa attraversa il territorio meno antropizzato di tutta la Via Lauretana: ciò significa una buona percentuale di strade sterrate e sentieri, ma anche una minore possibilità di rifornimento. Lungo il percorso si incontrano numerosi luoghi di interesse: non sarà però facile trovarli aperti.
Chi riparte da Spello ha da valicare le colline del versante destro della Valtopina, dove poi i due percorsi si unificano. Si risale quindi la valle del Menotre, che termina con la ripida ascesa all’abitato di Pale. Si continua quindi a risalire lungo il tracciato più antico della Via Lauretana, che attraversa Sostino e giunge a scoprire la piana di Colfiorito dall’alto delle colline del versante occidentale. Invece di scendere subito al piano, si prosegue per il crinale di Forcatura e si arriva a Colfiorito costeggiando l’importante area umida d’altura.
PER I CICLISTI. La tappa presenta un paio di criticità. Il tratto di sentiero tra Altolina e Pale (punti 21-22) è punteggiato di gradonate e strettoie, risultando inadatto al transito in bici; meglio aggirarlo prendendo la mulattiera che dal piazzale (21) sulla sinistra conduce al di sopra dell’area della cascata (la strada è riportata in mappa). Più avanti, il sentiero tra la Madonna di Ricciano e la sella ai piedi del monte Palarne (punti 31-33) in caso di piogge abbondanti diventa fangoso, rendendo faticosa la percorrenza. In tal caso si suggerisce di proseguire dal punto 30 lungo la strada principale, fino a raggiungere la statale, percorrendo su asfalto gli ultimi quattro chilometri fino a Colfiorito.
Segnaletica: da Spello (1) al Camping Umbria (5) si incontrano i segnavia gialloblu della Via di Francesco; di lì si seguono fino a Colfiorito i segnavia biancorossi della Via Lauretana (siglati “VF”). Tutto il percorso da Foligno è invece segnato dalle banderine biancorosse riportanti la sigla “CFM” del Cammino Francescano della Marca. I due percorsi divergono tra Vescia e Belfiore (tra i punti 18 e 20), tra Ponte Santa Lucia e Sostino (tra i punti25 e 26) e in prosismità di Colfiorito (tra i punti 30 e35).
Percorso da Spello
Da piazza Matteotti e dalla chiesa di Santa Maria Maggiore (1 – km 0,000) si prende in discesa via Cavour e quindi via Consolare, fino a raggiungere la monumentale porta Consolare romana (2), attraverso la quale (o attraverso la porta più recente sulla sinistra) si esce dal perimetro delle mura. Si prosegue subito a sinistra, lungo le mura, per via Sant’Anna. All’inizio la strada è lastricata in pietra; dopo circa 200 metri (superata la chiesetta di sant’Anna) curva a destra, per incrociare poco dopo via Schicchi Fagotti (3). Si avanza diritti percorrendo tutta via Brodolini. All’incrocio con via Prato (4), dove sorge una piccola chiesa campestre, si procede diritti lungo via Spineto. Oltrepassato sulla destra un maneggio, si incontra un trivio (5- km 2,140), in corrispondenza del Camping Umbria (oggi chiuso). Si prosegue a sinistra in direzione est, imboccando via San Fortunato. Dopo circa 500 metri, si svolta a 90° a destra, subito prima di una casa colonica rossa (6); quindi la strada, oltrepassata una graziosa chiesa campestre e divenuta sterrata, curva a gomito a sinistra mentre inizia sempre più a salire. In meno di un chilometro ci si immette in via Santa Caterina (7), sempre su fondo sterrato. La si segue a destra per circa 500 metri, fino all’incrocio con la strada asfaltata che sale da San Sebastiano (8 – km 4,100). La si imbocca in discesa a destra. Circa 100 metri dopo, si prende a sinistra una stretta strada in salita (9), costeggiando a sinistra una vistosa costruzione rossa. Giunti all’abitato di Treggio, si attraversa tutto il piccolo centro. Percorsi circa 200 metri, giunti al “castello” (trasformato in residenza) si imbocca a destra (10) una mulattiera in salita, inizialmente asfaltata, che poco dopo inizia a scendere ripidamente. Dopo circa 200 metri si incontra un quadrivio (11 – km 5,190): bisogna girare a sinistra, in direzione est (dove sorge un rudere). La strada sterrata conduce dopo 500 metri a un gruppo di case coloniche (12), che bisogna attraversare (senza farsi ingannare dalla strada che passa a sinistra verso monte). La strada, asfaltata, prosegue in costa per meno di 400 metri, poi discende rapidamente verso destra fino alla SS 3 Flaminia, che si attraversa (13 – km 6,190) in corrispondenza dell’accesso all’abitato di San Giovanni Profiamma (fare molta attenzione!). In meno di 100 metri si raggiunge la via centrale del paese (via Brunelleschi), che si imbocca a sinistra (una corta deviazione sulla destra conduce alla notevole chiesa di San Giovanni Profiamma e all’adiacente area archeologica). La si percorre per una cinquantina di metri, quindi si scende a destra (14) per via Amedei, in direzione del campo sportivo. Proseguendo diritti per circa 250 metri, si giunge a un bivio a T (15 km 6,620), in corrispondenza di una casa colonica bianca, dove ci si riunisce al percorso proveniente da Foligno.
Percorso da Foligno
Da piazza della Repubblica (38 – km 0,000) si prende via XX Settembre, che conduce in breve alla chiesa di San Giacomo e all’antico ponte sul fiume Topino (39). Subito dopo il ponte, si prende a sinistra una breve discesa che immette nel sentiero che corre lungo l’argine del fiume. Si volta a sinistra, si passa sotto il ponte e si percorre il sentiero nel prato. Ben presto occorre risalire a sinistra in viale IV Novembre (40). Lo si segue a destra per poco più di cento metri. Mentre la strada principale svolta a destra, oltrepassando il Topino su un ponte in mattoni, si prosegue diritti per via Lazio (41 – km 0,780) e via Lombardia passando sotto la linea ferroviaria. Si prosegue quindi diritti, su una stretta strada che corre lungo l’argine. All’incrocio con via Veneto, la strada diventa sterrata. Dopo circa 300 metri, inizia la pista ciclabile del Parco fluviale Hoffmann (si prosegue sempre sull’argine), fino al ponte pedonale (42). Si prosegue ancora sull’argine per circa 400 metri: in vista del ponte della SS 3 Flaminia (43 – km 2,500), in corrispondenza di una strada sterrata che si immette da sinistra, bisogna scendere dall’argine a destra sul lungo fiume, seguendo quindi a sinistra una traccia di sentiero che conduce a passare sotto i due ponti della statale. Al di là di essi, dopo meno di centro metri, al bivio (44) si prosegue per la strada sterrata che procede in direzione nord-est. Dopo circa 800 metri, in corrispondenza di una piccola edicola (45 – km 3,470), la sterrata immette in via Allegri, che si segue a destra. Dopo quasi 400 metri, subito dopo il civico 11 (46), si scende a destra per una piccola strada, che ben presto diventa uno stretto sentiero sul bordo di un minuscolo canale. Percorso il sentiero per un centinaio di metri, si prosegue su sterrata e poi su asfalto, fino al bivio con il casolare bianco (15 km 4,210), dove ci si congiunge con il percorso che viene da Spello.
C. Percorso comune
Al bivio (15 – km 6,620) si procede in direzione nord-est, seguendo il percorso principale per circa 650 metri, fino a immettersi in via Bramante (16), che si imbocca a destra. Si prosegue per via Scanzano, arrivando allo stretto ponte sul fiume Topino (17 – km 7,430). Passato il ponte, si prosegue diritti attraversando il vecchio abitato di Vescia, subito dopo il quale si incontra il passaggio a livello (18) della linea Foligno-Ancona. Si prosegue sempre per via Scanzano fino a incontrare la vecchia Flaminia (SP 449), che si segue a sinistra [il CFM devia invece a destra, per ricongiungersi nell’abitato di Belfiore]. Dopo circa 50 metri si gira a destra (19 – km 7,900), dopo una piccola chiesa dedicata alla Madonna, imboccando viale Innamorati. Si lascia sulla sinistra il bel complesso di San Nicolò di Guesia, arrivando ben presto alle prima case di Belfiore. Il paese si attraversa seguendo sempre la strada principale (via Innamorati, poi via Altolina). Circa 400 metri dopo la chiesa parrocchiale, all’uscita del paese, si incontra un bivio marcato da una croce (20). Si segue la piccola strada asfaltata a sinistra (sempre via Altolina), fino a giungere a un ampio piazzale sterrato (21 – km 10,300), dove inizia il sentiero in ripida salita che conduce a Pale. Il sentiero è attrezzato con gradoni, staccionate e punti di sosta/belvedere; non bisogna farsi ingannare dalle deviazioni, seguendo sempre il percorso principale, che si inerpica lungo la parete su cui è edificato il piccolo paese di Pale. In alternativa al sentiero, dal piazzale si prende sulla sinistra una sterrata, più lunga ma meno ripida (che si ricongiunge al punto 22). Giunti nell’abitato, bisogna uscire dalla porta verso monte (22), in piazza del Castello. Si prosegue brevemente per via Menotre, imboccando a sinistra, in corrispondenza dell’ultima casa verso monte, una piccola strada in salita (via del Sasso) (23), che aggira la costruzione e si trasforma in una mulattiera che costeggia i piedi della collina, giungendo in poco meno di un chilometro all’abitato di Ponte Santa Lucia. Al termine dello sterrato, si imbocca sulla sinistra una strada in salita (24), che conduce in poco più di centro metri a incrociare la strada asfaltata (25 – km 12,300) che sale a Sostino: la si prende in salita, seguendola per circa un chilometro. In corrispondenza della curva a destra del primo tornante (26), si procede diritti per una strada sterrata in salita, che conduce alla piazza di Sostino, dove sorge la chiesa parrocchiale (27 – km 14,000) dedicata a San Michele Arcangelo.
Oltrepassata la chiesa, la strada sale ripidamente, attraversando tutto il paese. Usciti dall’abitato, si prosegue sulla via principale, evitando ogni deviazione a sinistra: si imbocca così la strada sterrata (28) che percorre il “piano delle strade” per circa tre chilometri e mezzo, inizialmente in pianura, poi in leggera salita. Oltrepassato un insediamento di casette di legno, si giunge a un incrocio marcato da una croce di ferro (29 – km 18,000): si prosegue diritti in salita, in direzione nord. La strada sterrata sale per circa un chilometro, poi discende dolcemente in direzione est. Al primo bivio, si prende a sinistra una strada in direzione nord (30), che conduce in poco più di mezzo chilometro a incrociare la strada per Capodacqua. La si percorre a sinistra per 150 metri, fino a raggiungere la chiesetta della Madonna di Ricciano (31 – km 20,300). Lì si imbocca a destra una strada interpoderale che prosegue per circa 700 metri verso nord est; in corrispondenza di un bivio, si prende a sinistra, nella medesima direzione (è la strada con il fondo peggiore) (32). Si inizia quindi a salire, portandosi in poco più di 300 metri a una piccola sella boscosa sotto Monte Palarne (33 – km 21,600). Tra le numerose strade, si prende quella che sale a destra in direzione est, che costeggia il monte Palarne e conduce in meno di 2 chilometri all’abitato di Forcatura (34 – km 23,800). Lo si attraversa (passando nel paese); quindi si inizia a scendere seguendo sempre la strada asfaltata (possibile deviazione dopo 250 metri: una sterrata sulla destra consente di accorciare di un centinaio di metri). In corrispondenza del centro visitatori dell’Oasi di Colfiorito (ex mulino) (35), la strada asfaltata è fiancheggiata da un percorso pedonale delimitato da paletti in legno. Da Forcatura a Colfiorito ci sono circa 2 chilometri e mezzo. Raggiunta la strada statale, la si percorre verso sud (a destra) per meno di 100 metri, quindi si imbocca a sinistra via Adriatica (36) e si entra nell’abitato di Colfiorito. Dopo circa 650 metri, si raggiunge il complesso parrocchiale di Santa Maria Assunta (37 km 27,000), termine della tappa.